Esternalizzare: cosa significa e perché è un’opportunità strategica
Pubblicato da
Jeremy Ferrer
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Analisi delle esigenze
Esternalizzare significa affidare a fornitori esterni alcune attività aziendali, generalmente non core, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza operativa e strategica dell’impresa. La definizione di outsourcing è quindi legata alla volontà di concentrare le risorse interne su attività a maggior valore aggiunto, trasferendo ad altri compiti ripetitivi, tecnici o specializzati.
I vantaggi includono:
Riduzione dei costi fissi.
Maggiore flessibilità.
Accesso a competenze esterne.
La esternalizzazione delle attività è oggi una leva competitiva, soprattutto per le PMI.
Quando conviene esternalizzare: criteri di valutazione
Prima di decidere se esternalizzare, è essenziale condurre un’analisi make or buy. I fattori da considerare includono:
Costi diretti e indiretti.
Livello di competenza interna.
Importanza strategica dell’attività.
Rischi operativi e reputazionali.
Tempi di risposta richiesti.
Se l’attività non è centrale, ma è critica per l’efficienza, e può essere svolta in modo più economico e qualitativo da terzi, l’esternalizzazione è una scelta opportuna.
Le attività aziendali più frequentemente esternalizzate
Le funzioni più comunemente affidate in outsourcing sono:
Outsourcing IT: infrastruttura, assistenza, sviluppo software.
Contabilità e finanza: elaborazione buste paga, bilanci.